martedì 12 febbraio 2013
Amico treno non ti pago a Catania, 8 febbraio 2013
ieri sera a Catania freddo e ventoo vento freddo ma non piove, bello bello senza ombrello, quasi rimpiango di non aver portato i guanti nè il cappello, comunque fa meno freddo che a Pietraperzia. Nella piccola strada vicino alla Villa Bellini, via Santa Filomena, coi ristorantini a rischio radical chic...alle sette e mezza ancora non arrivva nessuno, pensavo che l'orario fosse le sette quello ufficilae della locandina invece che scopro che era sette e mezza. Ovviamente viene al cuore il pienone del 15 settembre quando con Karim, meno di sei mesi fa quindi, che KArim era venuto da Torino, libreria piena a scoppiare e tanti libri venduti e tutto il resto. La Libreria Vicolo stretto è gestita da Maria Carmela e da sua sorella Angelica, MC è tutta cuore e vita dell'anima, di madre barrese con un'adolescenza part time a Gela ed esperienze di studio e lavoro all'estero, e il coraggio di aprire una libreria indipendente in centro Catania: binidtta tutta, eroica fino in fondo. Alle otto arrivano in pochi, e il vino ci salva! MC ha messo bottiglied i vino per dopo, io propendo per aprirle prima ed è miracolo: entra gente e offriamo vino e arriviamo quasi a dieci persone che oggi come oggi è un miracolo, tra l'altro alla stessa ora c'è Ingroia a Catania, e quindi...abbiamo un concorrente "leale"! (non so se si è capita la battuta) La presentazione è ovviamente fluida e coinvolgente, cioè la narrazione, anche perchè fresca di pochi giorni fa a Caltanissetta, dove c'era stato il miracolo delle vendite, ma qui non si ripete, poche (ma buone!, si fa per dire, per consolarsi) vendite, e adesso siamo a Siracusa, nell'autobus ho incontrato Dario Felice (si chiama così), un architetto nomade che abita e lavora a Caltagirone è di Acireale e fidanzata a Siracusa, nomade perchè si muove con altri colleghi per documentare realtà di spazi artistici autogestiti, è stato al Valle di Roma, al Macao di Milano e mi dà un indirizzo di Daniela che è dentro l'Occupazione del Cinema Palazzo di Roma e chissà che a fine febbraio non ci faccia una capatina, a presto e grazie, Angelo
P.S.: a Catania sono giorni di post Sant'Agata e ho ascoltato testimonianze interessanti sul folklore e sulla "violenza" popolare e sulla meraviglia di cotanta Santità di strad di piazza di ceri entormi e pesanti e di burdellU!
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