sabato 18 febbraio 2012

Tangentopoli continua in TAV veritas...

Una Tangentopoli continua...

C'é spesso, dietro una "catastrofe" o un evento epocale ipermediatizzato o spettacolarizzato, un altro che si nasconde e sviluppa segretamente. Gunter Anders dice che il nazismo, l'Olocausto, sono stati una "prova teatrale" di quello che sarebbe arrivato dopo, non ufficialmente, beninteso...Cosi si possono fare altri esempi: prendiamo Tangentopoli o Mani pulite di cui quest'anno ricorre il ventesimo anniversario e quindi in Italia si pubblicano libri e dvd ecc. ecc.. (Mentre scrivo mi trovo sul treno che da Bruxelles mi porta a La Louvière). L'anno scorso (o due anni fa?) é uscito il libro di Ivan Cicconi, già autore del libro Le Grandi Opere del Cavaliere (lo avevo comprato in Val di Susa a gennaio del 2006 e lasciato a casa di amici nelle campagne siciliane vicino Noto nello stesso periodo). L'ultimo libro di Cicconi si chiama Il libro nero dell'Alta Velocità: il futuro di Tangentopoli. In questi giorni sto leggendo un libricino pubblicato nel 2006, dal titolo: La Tav in Val di Susa. Le ragioni di una lotta. Leggendo questo libro ho potuto realizzare quello che Cicconi probabilmente spiega bene nel suo libro: la Tangentopoli mediatica é stata una prova generale di quella che sarebbe diventata in futuro...il Modello TAV. Ci ho messo anni per capire certi meccanismi, tipo la logica del Genaral Contractor, credo unico in Europa, cioé tipico italiano. E' la traduzione pratica di questa "magica" truffa ai danni dello Stato e dei cittadini italiani. Il Modello TAV prevede il 40 % di finanziamento pubblico e il 60% privato. Nel 1996, appena insediato, l'allora Ministro ai Trasporti Claudio Burlando, dice: "Si é detto che c'erano privati disponibili a fare investimenti, ma quando siamo andati a vedere abbiamo constatato che era una cosa falsa...E' bene che si sappia che la quota pubblica é finita, e il 60% dei privati non si é mai vista". In pratica funziona cosi: il General Contractor appalta i lavori a terzi, dopo aver ricevuto l'incarico di costruire le linee dalla TAV SPA, che fa parte delle Ferrovie, ma il General Contractor non assume nessuna responsabilità nella gestione finanziaria: non mette soldi, non gestirà l'opera, non rischia sul rapporto costi-guadagni, quindi ha tutto l'interesse a far lievitare tempi e prezzi, cosa che aviene puntualmente: dal 1991 al 2005 le tratte TAV vedono lievitare i tempi di anni e i costi - in media - del 316% (fonte: Ivan Cicconi, società di ricerca e consulenza Quasco). Tutti questi soldi vengono messi dalla TAV Spa che fa parte delle Ferrovie dello Stato che prende i soldi dal Tesoro e cioé da ognuno di noi, contribuenti consapevoli e inconsapevoli. Cicconi dice, per essere concreti, che 4 miliardi di euro destinati ai treni universali (regionali e Intercity) sono stati spostati sulla TAV: come volevasi dimostrare! In più, questo processo di truffa e rapina ai danni dello Stato (Claudio Cangelli, Ivan Cicconi e altri lo scrivono e urlano da anni: la più grande truffa della nostra epoca ai danni dello Stato) si realizza con il beneplacito di tutti i partiti di maggioranza e opposizione. E dulcis in fundo, quel Di Pietro tanto "eroico" contro i "ladri di Tangentopoli", paladino dell'operazione Mani pulite, in piena incoerenza a dir poco sospetta, in qualità di Ministro delle Infrastrutture del governo Prodi, se ne lava le mani...e lascia passare quel capolavoro di rapina e corruzione che é la TAV (tutti i progetti TAV soprattutto quella "faraonica" della Val di Susa) che sarà la Tangentopoli del futuro, anzi, Di Pietro sostiene posizioni irrazionali, infondate, ridicole e vergognose (per un cittadino, per un ex Ministro, e un ex PM antimafia e anticorruzione!) per giustificare la TAV in Val di Susa e non solo.