martedì 24 maggio 2011
la Francia é veramente fritta e l'Alta Velocità pure
C'era un mito, un racconto mitico, che parlava di treni efficaci e sempre puntuali e soprattutto veloci, in Francia. Quest'anno ricorre il 30° compleanno dei TGV francesi! Sarà uno scherzo del destino, ma proprio da quest'anno, da febbraio ma soprattutto da marzo e aprile con punte a maggio...i TGV perdono colpi...oggi da Marsiglia a Lille quasi tutti i bagni "ascs" (HS, Hors Service), e più di un'ora di ritardo! Ieri su un TER da Nizza a Marsiglia altra ora di ritardo...Cosa c'é dietro questi intoppi? Non crederemo mica alle versioni ufficiali che parlano di disguidi tecnici casuali, anche perché oggi il treno per Lille aveva una ruota che vibrava o poco in linea, un po' "spostata" (???) E chiedendo al capotreno e controllore mi ha detto chiaramente che era un problema di manutenzione. Sempre in questi giorni e mesi vado riflettendo sul fatto che i TGV spesso, soprattutto per le medie e brevi distanze (Nice Marseille per esempio) non fanno risparmiare tempo, perché ci mettono lo stesso tempo dei TER (treni regionali). Due anni fa usci una intervista a un ferroviere del FRET, il settore merci dei treni francesei. Bernard Taponot é il nome dl ferrovier. La rivista si chiama Refractions. Il ferroviere dice chiaramente che la smania per la velocità é una cosa abberrante, perché aumenta les contraintes, la manutenzione, l'usura, l'impatto sulla natura e sopratutto il consumo di energia. Se si fossero costruite linee ferroviarie li e soltanto li dove la linea era più saturé (satura?) puo' esere che sarebbe stato più pratico e democratico a scapito della sacro santa velocità (p.88, Refracions 22, printemps 2009). Parlando dei sebaotaggi dei treni francesi più o meno francesi e più o meno criminalizzati, il ferroviere dici poi che basta avere un filo di ferro di un metro e una tenaglia per bloccare un TGV. Questa alta vulnerabilità porta a una facile criminalizzazione di atti che poi non provocano altro che il blocco per poche ore, forse neanche un'ora a volte, di un treno. E aggiunge: "Si, é molto più grave avere un folo di contatto che si rompe perché é stato sabotato anziché sapere che ce ne sono 3000 Km che avrebbero dovuto essere cambiati già da due anni. Abbiamo un ritardo di venti anni nella manutenzione". Queste e altre cose che si trovano in quell'intervista la dice lunga sul mito della Francia, della Velocità e della Civiltà industriale e post industriale! E Ivan Illich aveva già detto qualcosa in anni non sospetti cioé negli anni '60, ma i luddhisti ancora prima, e Ted Kaczinskj anche adesso! E forse anche Giacomo Lepoardi ai suoi tempi!
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