mercoledì 25 maggio 2011
Appena arrivato a Lille
devo partire! Per Roubaix. Ma qualcosa mi tiene incollata a sta minchia di poltroncina! Cosa? Non lo so. Forse il dovere di appuntare due parole di ieri. Appena arrivato a Lille pieno di pena psicologica ma necessaria e liberante e di malinconia e incertezze logistiche varie (tra le altre quella riguardante il pernottamento non assciurato da Giulia perché son partito all'ultimo momento), appena arrivato, dicevo, mi avvio verso il Centro e davanti all'Opera, nella Place du Théatre, manco a farlo apposta, sento musica e parole amplificate e vedo un trio con micrfoni e chitarra che cantano. Uno nero e rapper, gli altri due: uno biondo con la chitarra in mano e un altro bianco con le stampelle! (le vedro' dopo, li per li mi sembra uno del gruppo) In realtà non é un gruppo, l'artista é uno solo che accompagna e improvvisa ogni tanto insieme ad altri, e infatti mi vede e mi invita a cantare qualcosa, forse ha capito dalla chitarra che mi porto appresso...Io imbraccio la sua chitarra amplificata e intono d'emblé Le lit le sac de couchage et le sauvage che risuona nella grande piazza perché é tutto amplificato e le casse e il mixer pure....E' na favola! Poi col tipo scambiamo due chiacchiere, ci scambiamo contatti, c'é nche un giovane fotografo e ci scambiamo i contatti anche con lui, a proposito adesso gli devo mandare una mail a tutti e due. Poi prima di salutarci col musicista ci scambiamo un po' di domande "professionali". E lui mi dice che fa il postino. Allora io per fare parodia di me stesso dico che "tu non sei incosciente come me, che vive solo ed esclusivamente degli spettacoli e narrazioni", "No, tu non sei incosciente, hai capito che la vita é breve e qu'il faut profiter!". La prendo come una benedizione e ci salutiamo, a domani, cioé a oggi!
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