mi sveglio alle cinque e qualcosa. Fuori piove, o no? All'inizio mi dico che non è proprio rumore di pioggia. Me lo dico per farmi coraggio, perchè se piove oggi per me è finita! Poi il rumore mi sembra di pioggia, allora mi dico: è finita! Comincio a bestemmiare, maledico il mondo e la sua volontà, Nic e Shopenauer, bestemmio, mi dico che oggi non potrò partire, un giorno in più a Milano...sarebbe un incubo, anche perchè sono pronto a partire, tutto pronto, dovrei disfare bagagli, chiedere un'altra notte di ospitalità a mio fratello, che in realtà questa notte mi ha ospitato piacevolmente, siamo stati a ridere e a chiacchierare con lui e M., la sua fidanzata, ieri sera, anche se a lui faceva male un pò la pancia e aveva la pancia gonfia, è andato in bagno un pò di volte prima di uscire con lei, infatti mi ha lasciato da solo a casa sua, nel suo lettone, la luce della lampada fioca, la storia di Donna Aldonza e Bellupedi mi ricorda di quando, anni fa, la disegnai e la dipinsi, in parte a casa di Mariella, in parte a casa mia, e adesso è lì, incorniciata, una storia che parla di corna medievali, e di vendette baronali, sei scene, una storia di cantastorie, l'anno scorso acquistando quella storia mio fratello mi ha permesso di cominciare a pagare l'affitto a Genova, il primo mese, il primo affitto serio (?), fino ad allora avevo presoin affitto solo una volta una stanza, anzi, una mansarda a settanta euro al mese, sugli appennini, tra Bologna e Prato, settanta euro ci valeva? Considerai i 7 metri quadri (o forse qualcosa in meno o in più) e il pavimento di cartone pressato, non so...però c'era la vista sugli appennini!
Allora stavamo dicendo, verso le sei scendo a spostare la bicicletta che si sta bagnando, e l'uscita è disperata (non ho ancora deciso se partire o no) ma liberatoria: mentre sposto la bicicletta in uno spazio riparato, tra cantine e garages, i sensori muscolari mi annunciano che non piove o piove poco, sbrizzulìa, che il rumore che mi sembrava del vento è dei camion che passano, che l'aria è temperata, cioè il clima...allora decido di partire...In realtà sono riflessioni ridicole, perchè devo fare meno di dieci minuti in bicicletta, Michela la sera prima mi aveva detto dieci minuti, ma io ce ne ho messi prima, solo che con lo zaino in spalla, il computer a tracolla e un sacchetto di plastica...mi sentivo in pericolo, proiettavo ansie e pericoli logistici, cadute in mezzoall'acqua con la bicicletta, il computer che si schiantava sull'asfalto, io tra Fantozzi e Orzowey! Proiezioni di paure di area materna? MA anche mia sorella non ci scherza, con tutti quei meteo che si vede poi diventa meteoterrorizzate e meteoterrorista!
E allora via, si parta, prima di uscire di casa prendo dal bagno di casa una confezione di carta igienica, vuota ovviamente, rimaneva solo un rotolo che lo lascio sul mobiluccio del bagno, prendo altri due pezzi di nylon che ci sono vicino la porta d'ingresso, poi prendo l'ascensore con il mio carico di zainone tecnico, sacchetto di stoffa pieno di libri e riviste e altre cose quotidiane e borsa di pelle che contiene computer ancora da finire di pagare...fine prima puntata, continua dopo
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