martedì 23 aprile 2013

Santi, Tunisia e donne "magiche" sulla nave palermo Civitavecchi del 21 aprile 2013

solito ingorgo, e solita fretta e solito...pressing di aneddoti e memorie da dissotterrare...intanto adesso vado a scaricare e poi torno. Ecco, sono tornato, non entriamo nei dettagli dello "scarico", adesso però mi sento sollevato, allegerito, allegé. Il sole splende a Tarquinia, e entra dalle finestre della casa di E., B. e la loro figlia M., che mi stanno ospitando con un calore e un'apertura di altri tempi...comunque, poche ciancie, ci sono cose da raccontare e c'è poco tempo per faarlo. Solo un cenno sul viaggio e sulla nave da Palermo a Civitavecchia. Vorrei dare molti altri dettagli ma sento che la pressione del tempo mi stronca, mi uccide, uccide il racconto, allora, mi fermo, e respiro. Da dove comincio? Che buon odore!, dico a B. che sta sfornellando con una padella in mano, "patate", mi risponde lei, ma c'è qualche aroma, altro che. svuotamento infinito ecco cosa dopo sforzo fatica ossigeno convivio pedalo anelo disgelo convolo riannodo mi involo (scritto a mano sulla buista del biglietto della nave, San Cataldo, 20 aprile 2013) dalla radio arriva la versione de La canzone di Marinella, di Ornella Vanoni. Può essere che sia Mina. Ah c'è anche la voce di De André. In questi giorni canto spesso La canzone del maggio di De André, è una fissa, un disco incantato che ci ho dentro. E oggi D. mi ha detto che le piaceva sentire la mia voce mentre la cantavo...in bagno! E osservavo come uno può cantare senza pensarci e qualcuno ti può sentire e goderne e...punto! Allora, questo diario sarà "tirato", non riesco a fare selezione e ho pochissimo tempo, perdo il...ma cominciamo. Solo una cosa del viaggio in nave: Grandi Navi Veloci, ma una nave strana rispetto a quelle che ho preso negli ultimi mesi: intanto il salone bar non è sviluppato in larghezza ma in lunghezza, la gente si siede sui divani e le poltrone ma è come trovarsi in un corridoio, mi da quasi fastidio, altri appoggi per sedersi sono vicino le porte di entrata, poco personale che da informazione sui posti a sedere, tanto che ci metto un poco per capire che le poltrone sono al ponte 9, altra novità: non ci sono televisioni nelle sale, ma forse questo l'ho già scritto nel diario di ieri da Civitavecchia non pubblicato sul blog ma spedito via mail a poche persone. Accanto a me un uomo e una donna. Una coppia di circa sessant'anni. Sono di Riesi. Lei sta leggendo un librettino, le chiedo di cosa si tratta, mi dice "Associazione Pio X", un'associazione di cattolici integralisti, non credo si possa parlare di congregazione. Avevo conosciuto un prete di questa associazione in Francia, a Toulouse, ci aveva cacciati a me e a Emilia, la mia fidanzata di allora, da una casa vuota che avevamo occupato con il sostegno di alcuni altri squatters di Toulouse, tre anni fa. Non gli racconto questi dettagli, la donna e l'uomo mi confermano l'integralismo, ovviamente per loro è un vanto o un motivo di cui andare fieri, il fatto che questa associazione è un di quelle "che non hanno accettato il Concilio Vaticano II". Intanto vedo e scopro sempre più tunisini che fanno le preghiere in ginocchio o inchinati sulle ginocchia fino a terra. L'uomo mi dice che questa nave è quella che fa la tratta Tunisi-Palermo, non credo provenga direttamente da Tunisi ma a giudicare dai tanti tunisini incontrati sulla nave non lo escluderei. Dopo un pò di chiacchiere con la coppia di Riesi mi siedo e sto un pò a riposare. L'uomo dice "ma cosa è cambiato dopo il Concilio Vaticano II? tutto è andato peggio", la moglie lo invita a non esporsi troppo e fa la vaga e la mitigatrice dicendo "Questo noi non lo possiamo dire", e riprende a leggere il suo libretto che parla delle vite dei santi, come mi dice lei. Poi ci sono altre donne sedute poco lontano da loro. (io rifletto sulla miseria dei paesi come Riesi e tanti altri in provincia di Caltanissetta dove l'integralismo attecchisce in misura proporzionale alla miseria) E la donna che stava leggendo il libricino intanto si avvicina alle altre donne, c'è anche una ragazza, tre donne ultracinquantenni e una ragazza meno che ventenne. La donna del libretto comincia a parlare del più e del meno con le altre donne (che sono della provincia di Palermo) e poi arrivano all'argomento religioso, allora la donna del libretto spiega che prima la messa si diceva con le spalle rivolte alla platea ed era meglio perchè il prete si rivolgeva a Dio cioè al tabernacolo, il marito rinforza le sue parole intervenendo ogni tanto. La donna dice che loro vanno a trovare i figli in Romagna e che nell'occasione partecipano alle assemblee dell'associazione San Pio X perchè a Bologna c'è un gruppo e un centro appositi. A un certo punto mi incuriosisco e miintrufolo nei loro discorsi con domande saltuarie. Una delle signore "palermitane" (in realtà sono delle zone di Portella della Ginestra, Corleone e paesi vicini) dice che lei è stata in certi luoghi santi ma, dice, non è che non ci credo, ma nun m'aspira, nun mi sintu aspirata". A me viene da ridere e penso a quello che mi diceva Matilde prima di partire, e cioè che ultimamente lavora in certi locali dove canta insieme ad altri musicisti africani e vede molte donne che cercano cazzi neri (cioè di africani) e le viene male accettare tutto ciò e quindi la butta sull'antropologia! Anch'io al butto sull'antropologia, una signora dice che non la convince molto Medjugorie però ha visto un tipo che aveva la madonna di Medjugorie stampata sulla spalla destra! Non capisco in che senso, mi viene da ridere, è una foto che lei ha visto, credo, di un signore con questa madonna stampata sulla spalla, tra il petto e la spalla. Poi la signora del libretto si mette a raccontare una storia aneddotica di San'Annibale Maria di Francia, che è un Santo di Messina e che aiutava i poveri e che il 1° giugno c'è la festa a Messina e lei ci va e ha comprato un fiore che non ricordo qual'è ma lei diceva che lo compra e lo porta a casa e dopo un anno anche se è secco rilascia un odore particolare. Credo che basti questo, adesso dovrei tornare al diario di ieri e di oggi, ma cambio post, lo publbico nel post successivo

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