venerdì 23 marzo 2012
io e mia madre in val di susa seconda parte
eccoci qui, io a Zara e mia madre pure, ma fino a un pò di ore fa. Adesso andiamo versoil tramonto. Gibo mi ha chiesto di scrivere la seconda parte del viaggio. Eravamo arrivati a Villarfocchiardo, è sabato pomeriggio,, 17 marzo, cioè meno diuna settimana fa. Arriviamo al Salone Polivalente di Villarfocchiardo. pioviggina ma non troppo, anzi quasi niente, le previsionierano più "minacciose", c'era chi diceva che dopo Condove ci sarebbe stato diluvio o quasi, niente di fatto, niente diluvio sulla Val susa, che non si riposa e via cantando. Appena entrati, sulla sinistra c'è un banchetto con i prodotti di Luca, cioè verdure e qualche cosa fatta a mano, tipo borse con disegno awaiano e scritta Notav, di cotone non trattato, una rossa e una azzurra, ne comprerò due, una per mia sorella Chiara che ha fatto il compleanno il 16 marzo, l'anniversario della morte di Moro, e una per me. Mia madre si fionda sui banchetti di marmellate, alla nostra destra. Alla nostra sinistra, subito dopo il banchetto coi prodotti di Luca e e per Luca, c'è il palco. in mezzo alla sala la platea con le sedie disposte a mò dicinema o teatro, ovvio. vedo quasi subito Marco e gli presento mia madre. Marco sarebbe dovuto venire a prendercia Sant'Antonino ma dopo il ritardo e il fuori programma di Donatella ad Alpignano Marco ciaspetta A Villarfocchiardo. Subito cerco Elisabetta che è la donna che ciha organizzato il pernottamento alla CAsa Evangelica di Meana, non la conosco, ma la provvidenza e i tre o quattro mesi e più trascorsi sei anni fa da pellegrino Notav mi vengono incontro, e hanno il volto di Cesira, una donna che ha due occhi vispi e belli verdi e marroni, in pratica due castagne. Mi sorride e mi dice che Elisabetta mi sta aspettando. me la presenta e ci baciamo e salutiamo, Elisabetta ha una maglietta con scritto Digiuno Notav, e anche Cesira, infatti la mattina del 17, cioè quel giorno stesso, è iniziatoil digiuno a staffetta Notav, infatti dopo un pò spunta Turi, il sempiterno, con la maglietta Notav e il suo digiuno o sciopero della parola, infatti mi si avvicina e comincia a scrivere due parole o tre che potrebbe dirmi a voce ma siccome digiuna di parole me le scrive. Intanto mi avvicino a un banchetto dove c'è Elena che è la moglie di Maurizio. A casa di Elena seianni avevo lasciatoun maglione ancora sarà lì, me lo aveva datoun tipo che mi aveva ospitato una notte a Laietto, lo chiamavano Renga e mi aveva regalato anche dei pantaloni neri di pannetto tipo tuta o pantacalza che per la bicicletta erano favolosi, prima o poi ricomincerò a girare il mondo o il mediterraneo in bicicletta? intanto andiamo avanti, senza bicicletta. Compro una maglietta al banchettodi Elena, quella bordò con Obelix e il fumetto con la scritta Notav e il treno che sta per essere fermato da Obelix. Volevo fare uno scambio col mio libroche faccio vedere ad Elena e Maurizio, ma loro ce l'hannoancora con me, forse, per chissà quale motivo di beghe e beghette Notav di sei anni fa, o forse no, fatto sta che Elena quando midice 8 euro per la maglietta, iole dico "è lo stesso prezzo del libro", leimi dice "ma dai questo è per la causa", alla fine
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