venerdì 5 giugno 2009
cuntacunti non è mio
la parola cuntacunti è partita da Giorgio Ruta, il quale alcuni anni fa mi propose e mi tracinò in un progetto tanto velleitario quanto avvincente tra le vallate sconfinate e scugliunate del fiume salso, proprio scugliunate, nel senso di senza coglioni, perchè qualcuno, dnei secoli passati, soprattutto a partire dal 1861, ha tolto i coglioni, cioè la vita, a quelle vallate, uccidendo e cacciando le anime, appunto, e i corpi, di conseguenza, paesaggi che solo la cartolina può mostrare belli, continuando a stuprare il senso di una stoira fatta di violenze su violenze, che basterebbe ascoltare Arrivaru i pirati a Palermu di Rosa BAlistreri per capire e sentire un pò dello strazio, del dolore...Giorgio partotì un progetto di scrittura e racconto di quel mondo, sotto forma romanzata, cinematografica e, adesso mi dice, anche teatrale, sperando di poter leggere il testo di cui ho letto alcuni passaggi, il testo del romanzo (incompiuto), e sperando di poter rivedere Giorgio, vorrei parlare di Papì e tanazzu, due personaggi de testo di Giorgio, che abbiamo provato a far vivere durante le prove per un film, di cui ci sono documenti filmati, a questo punto farei un colloquio con Giorgio da pubblicare qui e gli chiederei di recuperare le scene filmate di quell'abbozzo di film e metterle in questo blog a disposizione di chi volesse vedere...e sentire...a preso, annoi!
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